Shentao Scuola di Arti Marziali

Fieri dei nostri allievi

Si è svolta in data 27 marzo 2022 la fase regionale di Coppa Italia A2 junior e senior, a cui hanno partecipato:

Simone Maggioni senior 60 kg

Christian Dolci senior 73 kg

Previtali Davide junior 73 kg

Viganò Samuele junior 60 kg

Simone vince il primo incontro su Ditta Alessandro, perde purtroppo il 2° incontro con Sansone Francesco, un verdetto molto discutibile, difficilmente metto in discussione una decisione arbitrale, ma questa volta a mio avviso era troppo palese, ho chiesto quindi di rivedere l’azione al carsystem, il commissario gara mi da ragione, almeno inizialmente, a questo punto mi intestardisco per fare ricorso che magicamente sembrerebbe non sia più possibile attuare, accetto la risposta ma informo ugualmente che effettuerò una segnalazione, naturalmente per essere ancora più sicuro della mia interpretazione invio il video registrato dell’incontro da un telefonino ad altri arbitri competenti i quali concordano con me. Dopo circa mezz’ora mi telefona il commissario gara per farmi vedere il video ingrandito e dimostrarmi che la loro interpretazione era corretta, ho apprezzato molto la correttezza degli arbitri e del commissario gara che si sono comunque dimostrati gentili e comprensivi, posso però comprendere l’errore d’interpretazione ma sicuramente in una qualificazione di Coppa Italia bisognerebbe essere molto più attenti. Simone batterà successivamente Bevilacqua e Peressin conquistando il 3° posto, ma l’incontro perso non gli permetterà di gareggiare alla finale nazionale di Ostia Lido. Non so se sia un bene o un male, Simone sta recuperando la forma, ma il percorso affinché torni competitivo è ancora lungo, soprattutto se consideriamo il tempo a sua disposizione tra lavoro e insegnamento.

Passiamo ora a Christian un altro veterano della Shentao, fuori dal mondo delle competizioni da molto tempo, ha deciso di rimettersi in gioco tra università a Bologna, pochi allenamenti ma tanto spirito combattivo, esce purtroppo al primo incontro ma non lasciando certamente strada facile al suo avversario.

Tocca adesso ai più giovani che entrano da quest’anno in una nuova categoria di età, Davide e Samuele, che in questa gara hanno dovuto affrontare atleti molto più grandi di loro e con molta più esperienza, Davide fa due incontri e come al solito la concentrazione cede dopo un incontro ben condotto facendosi atterrare proprio l ultimo minuto, per il secondo incontro nulla da dire è andato bene ma il suo avversario questa volta era nettamente più forte, mentre sorprende ancora Samuele che alla sua prima “vera” competizione, tra l’altro non tra le più semplici, dimostra coraggio e voglia di vincere, e ci ha provato davvero, sicuramente non ha vinto il match, ma ha vinto il primo incontro con se stesso che lo porterà certamente ad un percorso pieno di soddisfazioni.

In questa competizione non mi aspettavo nulla di più da loro, hanno fatto tutti quanti ciò che potevano e di questo ne vado fiero, ma il bello di questa giornata arriva a fine competizione quando tutti insieme decidiamo di andare a pranzare, c’era anche Mouhametd che è venuto a vedere i suoi compagni più grandi. Seduti a pranzo abbiamo avuto modo di parlare e confrontarci, Simone oggi ha 25 anni ed ha cominciato a fare judo con me a 8 anni, Christian 21 ed ha cominciato a 6 anni con Danila per passare successivamente sotto le mie grinfie a circa 9 anni. In questa occasione non ho avuto a che fare con bambini che devo continuamente riprendere, finalmente ho potuto dialogare con due ragazzi maturi che appieno hanno e stanno comprendendo il vero spirito del judo e della Shentao, e questo per me vale più di un titolo nazionale. Abbiamo discusso del futuro della Shentao, di quanto loro siano e saranno importanti per la crescita di questa Associazione. Abbiamo discusso di chi con arroganza è andato via dalla nostra squadra per raggiungere orizzonti da olimpiade con “grandi” allenatori più propensi ad adorare la Dea QUOTA che il loro bene promettendogli mari e monti, ma il bene dei ragazzi non lo si fa promettendo mari e monti, lo si fa mettendo loro di fronte alla realtà/verità anche se può far male, ma sono le cose che fanno male che ti fortificano e ti danno la spinta per migliorare, non si diventa né campioni né uomini cercando un secondo papà che ti coccola come allenatore, ognuno ha il suo ruolo ed il ruolo del maestro è quello di fare da guida. Questi ragazzi che in palestra venivano ad allenarsi 2 volte si e 3 no o che dopo 20 minuti di allenamento agonistico al quale erano stati avvisati nel momento in cui decidevano di intraprendere questo percorso, fingevano svenimenti e fatiche immense che nemmeno un minatore dell’800 avrebbe mai potuto sopportare, e che oggi nella effimera convinzione di diventare campioni, faticano a raggiungere l’obiettivo di una qualificazione non raggiungendo nemmeno il podio, e quando riescono a partecipare ad una finale raramente superano il primo incontro non rendendosi conto che ormai il treno è perso.

Oggi la Shentao è maturata insieme a tutti i suoi sostenitori e praticanti, ora so che i grandi aiuteranno i giovani a perseguire i loro sogni portando molto della loro esperienza, permettendo così a questa grande ruota di girare all’infinito.

Scusate…. Ma un paio di sassolini dalle scarpe dovevo togliermeli.

Al prossimo appuntamento

Gabriele Calafati

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