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Difendiamo il Bullismo…

Accade ovunque, poche settimane fa in una squadra giovanile (non diciamo lo sport) del milanese, tre ragazzi urinano addosso ad un loro compagno di squadra nelle docce, costringendolo in un angolino rannicchiato, immaginate la scena. Naturalmente questi ragazzi sono bravi nel loro sport, perchè punirli? Sono solo ragazzate, cosi li hanno giustificati i genitori, allenatori e dirigenti. E se fosse successo a loro?

Siamo tutti a bravi a condannare gli episodi di bullismo, ma…magicamente quando sono i nostri figli ad attuarli non si definiscono più come tali ma diventano ragazzate, e provare a chiedersi perchè tuo figlio ha fatto una ragazzata del genere? Chieditelo genitore, probabilmente hai sbagliato qualcosa. Difendilo ora cosi sarai sicuro che non ti rinnegherà come genitore. Ma hai mai pensato alle conseguenze per il suo futuro? Come prenderà la vita da grande? E come reagirà quando il debole sarà lui? Mmm no, non credo tu ci abbia mai pensato, e sono sicuro che quando quel giorno arriverà, tu sarai li! Pronto a dare la colpa alla società, pronto a dare la colpa agli altri, pronto a dare la colpa a chiunque tranne che a te stesso.

Non ti passerà nemmeno per l’anticamera del cervello che se ti fossi comportato da genitore e non da amico o da difensore a spada tratta di una serie di atti cosi deplorevoli, forse in quel futuro tuo figlio sarebbe stato un uomo migliore.

Tutto ciò non accade solo nello sport, ma anche e soprattutto nelle istituzioni scolastiche dove troppo spesso dirigenti e docenti cercano in ogni modo di insabbiare episodi di questo tipo ed anche peggiori, nascondendosi dietro ridicoli corsi e convegni anti bullismo, per dare una falsa facciata positiva al pubblico e vantarsi con le istituzioni superiori, rendendosi complici, se non addirittura a loro volta BULLI, e qui potrei anche raccontare una mia esperienza personale, ma deciderò se farlo più avanti…

Girando un po’ sul web ho trovato questa lettera, gira da un po’, ma tanto NOI SIAMO COSÌ……

Un detenuto condannato alla pena di morte in attesa di esecuzione, ha chiesto come ultimo desiderio una penna e un foglio. Dopo aver scritto per parecchi minuti, il condannato ha chiamato la guardia carceraria e ha chiesto che questa lettera fosse consegnata alla madre.

La lettera diceva:

“Mamma, se ci fosse più giustizia in questo mondo saremmo in due oggi a essere condannati e non solo io. Sei colpevole tanto quanto me, anzi sei colpevole anche per la vita che perderò.

Ti ricordi quando ho rubato e portato a casa la bicicletta di un ragazzo?

Mi hai aiutato a nasconderla affinché mio padre non lo scoprisse e non mi punisse.

Ti ricordi quando ho rubato i soldi dal portafoglio del vicino?

Sei stata con me a spenderli, nel centro commerciale.

Ricordi quando hai litigato con mio padre e lui se n’è andato?

Voleva solo correggermi, perché invece di studiare, avevo copiato il compito all’esame…. alla fine mi hanno scoperto e anche espulso.

Tu ti sei messa contro mio padre, i maestri e io alla fine non ho imparato nulla, oltre che a delinquenziale.

Mamma, io ero solo un bambino, dopo sono diventato un adolescente problematico e ora sono un uomo intollerante e aggressivo.

Mamma, io ero solo un bambino che aveva bisogno di correzione e non di approvazione. Ma comunque io ti perdono!

Chiedo solo che tu faccia leggere questa lettera al maggior numero di genitori nel mondo, affinché sappiano che hanno la responsabilità di crescere un figlio facendolo diventare un uomo, che potrà agire facendo del bene o del male….

Grazie mamma, per avermi dato la vita e per avermi aiutato a perderla.

Tuo figlio delinquente”

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